martedì 8 gennaio 2013

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8 Gennaio 2515

Quando guardi negli occhi una persona e sai che potresti non rivederla mai più, qualcosa dentro di te si spezza, e ti senti portato giù, nell'inferno della paura e della disperazione.

Negli anni della guerra, ho dovuto salutare amici e colleghi, con un abbraccio e un augurio di buona sorte, salvo poi leggere il loro necrologi corredati dei più stupidi e inutili meriti al valor militare.
Ho avuto l'intelligenza e il buonsenso (e a volte anche la fortuna) di tenermi fuori dal grande conflitto che ha devastato tutti i cinque sistemi, stando ad osservare come amici massacravano amici, i fratelli che si rivoltavano contro i loro stessi consanguinei. Ho ascoltato il pianto di genitori che non avrebbero mai più rivisto i propri figli, e i gemiti strazianti di mogli alle quali è crollato il proprio mondo, che hanno sentito venir meno il proprio amore.

Per questo non sopporto e mai sopporterò chi volontariamente decide di cercare il conflitto, quando questo non ha ragione d'essere. La guerra non è la soluzione. Mai.

Scrivo queste parole perchè ieri ho visto partire Philip alla volta di Boros, dove è in corso ancora la guerra civile.
Ammetto che la scelta non mi riguardasse, e del resto, io non ho alcun legame con lui. Ma ha solo 18 anni, per Dio! Potrebbe essere mio figlio. Trovarlo al ranch, con le valigie fatte e Beth in lacrime stretta tra le sue braccia mi ha fatto venire in mente Sheldon Kent, uno dei miei compagni di stanza all'accademia: passai 2 anni senza avere alcuna notizia di lui, poi lo incrociai su Skyplex Maoyi. Tra un bicchiere e l'altro mi disse che si era arruolato come pilota di navi leggere, da battaglia, e che era di stanza lì solo per fare rifornimento. Era entusiasta, e si arrabbiò persino con me quando gli dissi che non avevo alcuna intenzione di prendere parte a questa stupida guerra coloniale. Mi diede del traditore e del pusillanime, e ci lasciammo malissimo. Un mese dopo scoprii che era morto quattro giorni dopo il nostro incontro, su Blackrock. Gli indipendentisti avevavo tirato giù il suo caccia subspaziale su cui stava eseguendo una normale missione di ricognizione. A quanto pare, è stato 24 ore in agonia, stretto nella morsa mortale dei rottami del suo velivolo.

Aveva lo stesso sguardo, la stessa determinazione di Phil ieri sera.
Questa cosa mi ha fatto male. Non pensavo di poter provare ancora un'emozione così violenta verso la stupidità e l'incoscienza di un ragazzino. Sono stato ad un passo dal prenderlo a ceffoni. Penso sia stato il fatto che ci fossero altre persone a trattenermi.
Ormai sarà già chissà dove, a sparare ad altri esseri umani, ad altri ragazzini come lui, che pensano di poter cambiare il mondo con un fucile in mano.
Un autore antico della Terra-che-Fu, di cui adesso mi sfugge il nome, diceva "Solo i morti hanno visto la fine della guerra".

Vedi di tornare indietro tutto intero, ragazzo.